La patrimoniale sulla casa green

Sta per arrivare una nuova revisione della Direttiva EPBD.

Ci sono novità che impatteranno il mercato edilizio italiano. L’obbligo di intervenire pesantemente sugli involucri edilizi sarà molto costoso per i proprietari. Più che una patrimoniale, rischia di essere la decimazione dei patrimoni di molti italiani.

Sicuramente un primo assaggio di cosa intendiamo quando diciamo che la decarbonizzazione sarà parecchio costosa.

Video pillola sulla nuova Direttiva EPBD in arrivo

… la Direttvia è ancora in discussione e c’è ancora qualche margine di modifica. Non appena sarà pubblicata ritorneremo sull’argomento.

La fine del Superbonus

Una recente decisione drastica del Governo è stata presentata come la fine del Superbonus. In realtà, è stata cancellata la possibilità di ottenere la cessione del credito o lo sconto in fattura per gli interventi successivi al decreto. In effetti questa decisione improvvisa è una conseguenza del drenaggio di risorse causato dal Superbonus ed effettivamente questo provvedimento ha l’effetto collaterale di bloccare la maggior parte dei nuovi superbonus al 90% perchè a questo punto è necessario avere i capitali alla partenza.

Ne approfittiamo per pubbblicare questa

Video pillola sulla fine del superbonus

… ma forse avremmo dovuto chiamarlo “supermalus”…

E sarebbe anche bene fare una seria riflessione sull’uso troppo frequente degli incentivi, la nuova frontiera dell’assistenzialismo.

Il 110%: forse il problema sta nel “110”

Tutti sono entusiasti del SUPERBONUS, ma siamo sicuri che affinchè tutti possano fare qualcosa basti fare una legge per cui lo stato non solo ti rimborsa ma ti dà anche un extra e così pure “rimettiamo in moto l’economia”?

Perché allora non facciamo il superbonus per comprarsi la macchina nuova (magari elettrica) o per fare le ferie?

Già che ci siamo perché non facciamo un Superbonus per comprarci tutti una casa nuova, rigorosamente in classe A4, così in un colpo sistemiamo sia i senzatetto che l’ambiente?

Non è che ci siamo dimenticati un piccolo particolare…. chi paga?!

Le contraddizioni del 110%

Prezziario o tabella allegato I ?

DOMANDA

Riguardo i massimali specifici lei afferma che per gli interventi “… per i quali l’asseverazione può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore o dell’installatore …”  tipo caldaie e pdc sotto i 100 kW, o pannelli solari sotto i 20 mq, i limiti a cui fare riferimento sono quelli della tabella dell’All. I del Decreto requisiti, e non quelli che possono derivare da un computo metrico con prezzario regionale o DEI.

Trovo una certa corrispondenza, anche perchè il punto 13.2 del decreto requisiti sembra abbastanza chiaro.

Ma nella maggior parte dei casi si afferma che, poichè tutti gli interventi nel Superbonus 110% devono essere asseverati dal tecnico, non si ricade nel punto 13.2 ma vale il 13.1 lett. a) per cui come massimali si fa riferimento ai prezzari regionali. La tabella dell’All. I secondo loro deve essere usata nel caso di applicazione del semplice Ecobonus (50%, 65%, ecc), e non per l’agevolazione del 110%.

Nella fase di computazione dei costi come posso chiarire questa situazione, dato che i massimali da tabella in alcuni casi sono ben diversi da quelli che possono provenire da un computo effettuato con il prezzario regionale o ancora meglio con il DEI?

RISPOSTA

Col Superbonus si applica il prezziario.

Il punto è che non si stava parlando solo di Superbonus, ma di “decreto requisiti” che vale per tutti gli interventi.

Occorre d’ora in poi distinguere tre tipologie di intervento:

  1. “Casi semplici di Ecobonus” à allegato I (Ecobonus senza asseverazione)
  2. “Ecobonus” à prezziari (Ecobonus con asseverazione)
  3. “Ecobonus con Superbonus” à prezziari

Il decalogo del 110%

Volete approfittare dell’occasione del 110%?

Per non rischiare di farvi del male, Vi suggeriamo il nostro “decalogo”.

  1. Prima di iniziare, verificate la regolarità edilizia del Vostro edificio
  2. Analizzate le opere fattibili e realmente incentivabili ed eventualmente usate anche altri incentivi dove non arriva il 110%
  3. Se dovete fare opere edili o di coibentazione, prenotate subito l’impresa
  4. Valutate attentamente e realisticamente i tempi necessari ed i rischi in caso di sforamento
  5. Fate fare il computo metrico fin dall’inizio. Ricordate che un intervento è conveniente anche se «quasi gratuito»
  6. Fate fare un progetto vero, analizzate bene le conseguenze delle opere
  7. Fate fare una direzione lavori vera, con molte visite in cantiere
  8. Affidatevi a professionisti ed imprese conosciute e di esperienza. Girate alla larga dagli operatori improvvisati, mordi e fuggi, che stanno spuntando come i funghi
  9. Valutate la cessione del credito e lo sconto in fattura
  10. Individuate una figura di riferimento, un super direttore lavori, che segua tutta la realizzazione dell’opera, dall’ideazione alla consegna.

Il 110%, perchè non parte?

É già trascorsa la metà dell’orizzonte temporale originale e la verità è che siamo ancora al palo.

VARIABILITÀ DELLE REGOLE: in 8 mesi ci sono già stati numerosi interventi legislativi molto impattanti, in primis il computo metrico

DUBBI APPLICATIVI: edifici intrecciati, indipendenza funzionale, assetti proprietari particolari, ruderi con stufa, demolizioni e ricostruzioni…

INCERTEZZA DI RIFERIMENTI CRITICI: dove trovo i miei materiali nei prezziari? Il consiglio europeo ha approvato la proroga?

COMPLICAZIONE BUROCRATICA

… e chi trova l’impresa per fare i lavori in tempo?